Rimozione dei tatuaggi con trattamento Laser Q-Switch

Il tatuaggio è ormai parte della cultura contemporanea e molti, soprattutto giovani, scelgono di sottoporsi a questa pratica, spesso però sottovalutando il fatto che un tatuaggio ci accompagna per tutta la vita.

Capita molto spesso sentire l’esigenza di cancellare un tatuaggio, sia esso un segno sbiadito dal tempo, il nome di una persona che non fa più parte della nostra vita, oppure può essere una scelta dettata da esigenze lavorative.

Per chi desidera rimuovere definitivamente un tatuaggio di cui si è pentiti, fortunatamente una soluzione è possibile, ed è il laser Q-switch.

Esso e è in grado di eliminare i tatuaggi senza lasciare cicatrici dopo il trattamento, grazie all’emissione di impulsi inferiori a un millisecondo che colpiscono selettivamente le cellule che contengono i granuli di pigmento, distruggendolo.
Esistono, però, alcune cose che è importante sapere, se si sceglie di rimuovere un tatuaggio.
Innanzitutto, bisogna sapere che l’efficacia del trattamento dipende da colore, profondità, densità e tipo di pigmento, nonché dal fototipo del paziente. E’ fondamentale rivolgersi ad un medico specializzato, che abbia a disposizione le migliori tecnologia e possa darvi la percezione di quelli che possono essere i risultati effettivi del trattamento, in base ai fattori sopracitati.
Nello specifico:
– un tatuaggio profondo e con elevata densità del colore risulta più difficile da rimuovere;
– I colori verde, azzurro e soprattutto giallo sono molto più duri da eliminare, mentre il rosso può essere scurito in alcuni casi, per effetto di eventuali materiali
ferrosi presenti nel pigmento.
– Più un tatuaggio è datato, più è facile eliminarlo, poiché il corpo negli anni ha già provveduto ad eliminare una parte del pigmento.
– La rimozione del tatuaggio è più problematica per chi ha la pelle scura. Il trattamento con Laser Q-Switch, infatti, potrebbe portare a delle alterazioni della pigmentazione;
– Rimuovere un tatuaggio è sconsigliato a chi ha la tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloidee.
In secondo luogo, è bene ricordare che un tatuaggio è più difficile da togliere che da fare: il processo di rimozione è lungo e necessita di diverse sedute a distanza di circa 6-8 settimane. Inoltre, la cute trattata non deve essere esposta al sole o a lampade abbronzanti per almeno un mese.
A seconda della situazione, potrebbero essere necessarie tanto 3 sedute quanto 12, e la loro durata è determinata anche dalla superficie del tatuaggio da rimuovere: inizialmente, infatti, è impossibile conoscere l’esatto numero di sedute necessarie alla completa rimozione del tatuaggio.
Per quanto riguarda i tatuaggi cosmetici quali sopracciglia, labbra, camoufage di cicatrici, devono essere trattati con molta prudenza, effettuando test su piccole aree prima di procedere al trattamento completo: il contenuto di zinco e ossido di titanio, infatti, possono portare ad un annerimento irreversibile nel corso del trattamento con il laser Q-Switch.
Bisogna inoltre ricordare che la rimozione del tatuaggio non è indolore, ma in genere, viene applicata una crema anestetizzante prima della seduta.
In ultima analisi, a termine del trattamento potrebbe rimanere una sorta di “fantasma de tatuaggio”, che potrebbe durare alcuni anni, ma anche per sempre.
Nel complesso, il trattamento si è rivelato in molti casi soddisfacente e tanti pazienti hanno potuto liberarsi di tatuaggi ormai indesiderati, ritrovandosi nuovamente a proprio agio con sé stessi.